(Fravia's searching ramblings, march 2009 Note 1) (Martio mense existis gauisus!) |
...and in fact, these "seems" finally (end April 2009) amounted to nothing :-|
|
Ehi, amici! Non fatemi mica gli stracattolici piagnotti, per cortesia. Non bisogna mai dar troppa corda al destino, senno' quello si monta la testa e crede davvero di poter fare quel che più gli aggrada, il birichino. Il che non è mai detto. Né detta è mai l'ultima parola. Si vedrà... Chi vivrà vedrà, hahà :-) Se/quando la morte poi arriva, la si guarda in faccia alteri, per farle capire che non si ha paura, come si fa da che mondo è mondo con le pantere (e con le zanzare). Darsi un contegno, suvvia: "Maristella, non dar troppa corda a quel signore!" E via, via, son cose che succedono a tutti prima o poi (con rare eccezioni, storicamente alquanto dubbie): tout passe, tout casse, tout lasse. E poi chissà: l'ultima frontiera? Magari è interessante, certamente sarà assai poco banale. Ricordate dov'eravamo prima di venire al mondo? Li', proprio li' torneremo, voilà. Tutto quel grigio: un posto calmo, quite cosy. Questo, l'adesso, è solo uno starnuto tra due eternità, probabilmente dovuto ad eccessive dosi di pepe :-) Immagino inoltre che dandosi un universo infinito e un tempo infinito (se infiniti poi davvero sono) si possa comunque verificare -grazie alla matematica delle probabilità- una qualche forma di metempsicosi su scala plurigalattica: un lungo sonno senza sogni, e poi -zac!- la medesima -o pressoché- composizione di neuroni ecco che si ripropone, deus ex machina, e si va ad affrontare magari un altro round di reversing in un'altra, differente, concomitanza d'eventi. Grazie a dio senza ricordi (altrimenti sai che noia alla lunga), ma sempre come alle giostre: "altro giro, altra corsa", sperando il prossimo giro avvenga su di un pianeta con meno imbecilli. Nel frattempo, carpe diem! Godiamocela: beviamo e leggiamo e giochiamo e studiamo e fotografiamo e scriviamo e cantiamo e passiamo lunghe serate a guardar le stelle, se possibile circondati di amici ed amori. Sempre beninteso "ridendo in faccia a monna morte ed al destino", come dicevano quei minchioni dei futuristi sfiorando "le onde nere sulle torrette fiere nella fitta oscurità" andandosene "pel vasto mar" (noi anche per certi versi, ma, costretti purtroppo a svendere la nostra amata vertue, oramai solo giocando -grazie a wine- a silent hunter III con i brin nella variante "mediterranean" :-) Ma ogniqualvolta possibile è meglio abbandonare i pallidi schermi ed uscire: assapporiamo i crepuscoli a spasso per i centri storici con le nostre compagne, facciamoci accarezzare dal vento e dal sole sulle spiagge, cerchiamo conchiglie con i nostri figli. Ce ne sono di bellissime.fravia+, (march 2009)